Zeloforamagno
Ultimo aggiornamento: 17 luglio 2018, 12:48
Eccola qui, l'altra metà della città, ormai unita ai quartieri di Bettola sull'asse delle vie Matteotti e Liberazione.
Zeloforamagno, da cui ci arrivano i saluti della cartolina sottostante (edizione Cartoleria Domenica Ballarini, anni Sessanta), è la Circoscrizione del Comune che più di altre ha mutato volto nel giro di brevissimo tempo.
Ancora negli anni Cinquanta c'era solo la chiesetta di San Martino, con poche misere case ai lati. Unico a distinguersi per purezza di linee e vestigia aristocratiche, il palazzo abitato nel Quattrocento dal poeta Gaspare Visconti (mecenate del Bramante), edificio restaurato di recente con ottimi risultati.
È solo dopo la costruzione della Nuova Paullese (1960 circa) che Zelo comincia a lievitare: palazzi, résidences e ville signorili, uffici e fabbriche.
La minuscola chiesa sulla piazza, erede di una tradizioni ultra-millenaria, fondata forse dai Franchi venuti d'Oltralpe, non bastava più.
Si costruì pertanto un nuovo poderoso tempio (con torri angolari, quasi come il castello di Peschiera!) poco distante, intitolandolo a San Riccardo Pampuri.
Gente in festa davanti alla chiesa, nei primi anni Venti (Collezione Parapini) Sulla facciata si intravvede l'affresco con l'immagine canonica devozionale: San Martino di Tours dona metà del suo mantello al povero infreddolito. Alla sinistra, l'edificio che fu sede anticamente del Comune di Zelo; sull'estrema destra spunta un rustico della cascina lì esistente (poi Sargenti-Erba), "succursale" del palazzo di proprietà del poeta Gaspare Visconti, a fine Quattrocento
Vita in piazza, all'ombra dei nuovi fabbricati
(edizione Ferrari degli anni Ottanta)
Ma il cuore della comunità religiosa e civile rimane qui, in questa suggestiva piazzetta, una delle poche di Peschiera Borromeo, che fa da amabile contenitore per iniziative le più varie, culturali, artistiche o politiche, ovvero luogo "deputato alla socializzazione", dove poter incontrare amici e conoscenti e scambiare quattro chiacchiere alla buona.
Al bivio per l'Idroscalo, lungo la Paullese Nuova, con vista delle "Due Torri" e prati prossimi a sparire
(edizione A.R. degli anni Sessanta)
Una ridente città in riva al lago: strano ma vero, ci troviamo a Peschiera Borromeo, sulle sponde del Laghetto Azzurro, un'ex cava acquistata dalle Acli e trasformata in area ricreativa
(edizione Ferrari degli anni Ot