Descrizione
Con decreto emesso il 6 agosto 1988 l’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga elevava Peschiera Borromeo al rango di “città”.
Qualche indicazione circa l'origine delle località che formano il comprensorio comunale potrebbe esserci fornita dall'etimologia dei nomi, ma purtroppo i dati sono troppo incerti. Di sicuro abbiamo la costruzione in epoca romana della strada Paullese e il ritrovamento di alcune sepolture ai suoi margini. Altro dato, comprovato da documenti, è l'insediamento sul posto di Arimanni Longobardi. Nel medioevo il territorio appartenne alla Pieve di Mezzate, tranne alcune piccole zone marginali, sottoposte alle Pievi di San Donato (Zelo, Foramagno, Morsenchio) e Segrate (S. Bovio e Longhignana).
Sul territorio ebbero ad operare i monaci Umiliati a Linate e Campolongo (Longhignana), gli Agostiniani a Mirazzano, le suore Benedettine a Monasterolo e Foramagno. Il dato storicamente più interessante fu quello dell'acquisto, effettuato nel XV secolo dalla famiglia dei conti Borromeo, di un grosso possedimento agricolo da parte di Vitaliano, ricco banchiere milanese che acquistò dai monaci agostiniani i beni di Mirazzano e Peschiera e dagli Umiliati il fondo di Longhignana, il tutto comprendente ben 25.000 pertiche di terreno. L'occupazione francese e spagnola non mutò l'assetto territoriale esistente e non vi è nulla di particolare da raccontare.
Ogni campanile fu singola comunità amministrativa sino alle illuminate riforme introdotte dagli austriaci, in particolare a partire dal governo di Maria Teresa e portate avanti dai suoi successori. Le piccole comunità rurali furono soppresse ed aggregate in entità più ampie, tanto che la Bettola, quattro case sorte attorno ad una osteria, diventò il nucleo centrale del comune di Peschiera. Sarà qui che, negli anni 30 di questo secolo, fu costruito l'edificio comunale raggruppante tutta una serie di antiche realtà municipali rappresentanti oggi la realtà del comune di Peschiera Borromeo. Nello specifico si può dire che nel corso del XIX secolo ci fu un progressivo" compattamento delle piccole realtà comunitarie. La prima avvenne nel 1847 con l'unione tra i singoli Comuni di Zelo e Foramagno che formarono così un'unica entità, sino al 1870 quando questo Comune entrò a far parte di quello di Mezzate.
Nel 1915, il consiglio comunale di Mezzate deliberava di mutare la sua antica denominazione in Linate al Lambro, sino ad allora semplice frazione ma divenuta, con il passare del tempo, la frazione con maggior numero di abitanti e sede del palazzo municipale. Nel 1925 il Comune di Linate al Lambro perdeva, a favore di Milano, le grosse frazioni di Ponte Lambro e Morsenchio e nel 1933, a causa della costruzione dell'aeroporto Forlanini, l'antico castello e tutte le frazioni di Linate Superiore. Questo stato di cose convinse il Consiglio comunale a richiedere l'unione di quello che rimaneva del territorio del Comune di Linate al Lambro al Comune di Peschiera Borromeo, richiesta sancita con decreto reale del 18 dicembre 1933. A quella data Linate contava 1284 abitanti e Peschiera 1586, per un totale di 2.870 abitanti. Il censimento del 1968 vedeva salire gli abitanti a 6.870 per arrivare agli attuali 22.300.
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Ultimo aggiornamento: 4 marzo 2025, 09:33